
Festa di San Pantaleone – Limbadi (VV) - (Fonte: Foto/Autore)
La festa è l’istituto culturale che maggiormente racconta le continuità e i mutamenti sociali, economici, religiosi delle diverse comunità….
Si propone, pertanto, un ripensamento della storia e dell’identità calabrese a partire da quegli elementi come feste,e tradizioni quasi sempre raccontati come espressioni folkloristiche o elementi di colore, o dalla letteratura -colta e popolare – finora. esaminata in modo estremamente parziale e frammentario.
A tal fine è a nostro avviso importante effettuare una ricognizione completa, relativa sia al passato sia al presente, di tutte le celebrazioni festive -religiose e non -, dei luoghi di culto, dei pellegrinaggi, presenti nelle diverse zone della regione. Questa rilevazione è preliminare alla descrizione di come le diverse popolazioni della Calabria hanno dialogato, realizzato scambi sia economici che culturali, accolto e rielaborato elementi di tradizioni altre, nonostante l’isolamento in cui, per ragioni storiche, molte comunità hanno vissuto. L’analisi del rituale festivo comporta necessariamente l’esame di tutti i fenomeni economici e culturali connessi ad esempio, l’artigianato, l’alimentazione, l’abbigliamento, la musica e i canti popolari, e, più in generale, qualsiasi aperto relativo alla concezione della vita e del sacro propria delle popolazioni del meridione.
L’attenzione ai testi della letteratura orale -quindi ai demologi o ai mille sconosciuti studiosi locali -, e ai testi di autori erroneamente considerati minori e periferici, ci permette di proporre un’idea di Parco letterario che non coincida necessariamente con i luoghi di un grande autore calabrese, o che occasionalmente ha visitato la Calabria, ma che recuperi i tanti sguardi che hanno saputo restituire la complessità e la profondità di ogni angolo della regione.